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24 giugno 2023

È bella di notte la città...


È bella di notte la città. 
C’è pericolo ma pure libertà. 
Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. 
Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. 
Le persone perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l’assoluzione. 
Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede di conto di notte. 
Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. 
È una tasca rivoltata, la notte nella città. 
Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. 
Di notte la città è un paese civile.

Erri De Luca


20 giugno 2023

Farfalle

 

Ho aperto quel cassetto
dove avevo riposto i sogni
in un passato ormai lontano. 
Ho tolto polvere e ragnatele.
Con coraggio ho aperto
e sono uscite farfalle.

🦋


19 giugno 2023

"In bocca al lupo!"


Quando qualcuno ci augura un "in bocca al lupo", parte quasi in automatico la risposta "crepi il lupo".

Apparentemente, sembra quasi che chi ci vuole bene ci stia augurando di essere sbranati da un lupo e noi, invece, per risposta speriamo che il lupo muoia.
C’è un errore di fondo nell’interpretazione di questo augurio, che non ha per niente il significato che gli viene attribuito.
L’augurio rappresenta l’amore della madre-lupo che prende con la sua bocca i propri figlioletti per portarli da una tana all’altra, per proteggerli dai pericoli esterni.

Dire "in bocca al lupo"  è uno degli auguri più belli che si possa fare ad una persona. 
È la speranza che tu possa essere protetto e al sicuro dalle malvagità che ti circondano come la lupa protegge i suoi cuccioli tenendoli in bocca.
 
È un detto molto antico, che risale alla storia di Romolo e Remo, salvati da una lupa. Il lupo è notoriamente un animale molto protettivo verso la prole, infatti trovare la sua tana è davvero un evento raro. I lupi, avendo un olfatto molto sviluppato, sentono la presenza degli uomini, anche se di passaggio e subito si precipitano a cambiare tana, portando i cuccioli amorevolmente in bocca, ad uno ad uno.

Ecco perchè la risposta "crepi il lupo" è proprio inadeguata. 
Da ora in poi diciamo pure "viva il lupo", "lunga vita al lupo!".


16 giugno 2023

"Di struggente bellezza" di Frida Kahlo


Ho smesso di contare le volte in cui,
arrivata alla seconda riga,
ho cancellato e riscritto tutto nuovamente.
Cercavo un inizio ad effetto,
qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo,
qualcosa di grandioso, ma agli occhi.
Non ci sono riuscita.
Poi ho capito,
ricordando ciò che non avevo mai saputo:
che per i grandi cuori
che muoiono nel corpo
ma che continuano a battere nel respiro della notte,
non ci sono canoni o bellezze regolari,
armonie esteriori,
ma tuoni e temporali devastanti
che portano ad illuminare un fiore,
nascosto,
di struggente bellezza.


13 giugno 2023

Quando hai voglia di cioccolato


Accade spesso che se la giornata è andata storta o si è un po' tristi o giù di morale o se in carenza d'affetto scatta quella voglia irrefrenabile e improvvisa di cioccolato... E cosa fai?

Al lavoro
Prendi qualche spicciolo dal borsellino e corri al distributore delle bevande e snack, con l'acquolina in bocca, pensando a quella barretta che adori.

Al supermercato 
Cerchi affannosamente tra lo scaffale dei dolci quello che più attira il palato. 
Eviti di aprilo prima di arrivare alla cassa per non fare figuracce ma appena pagato, ti fiondi nella busta della spesa, lo trovi e lo divori in pochi secondi.

Al bar
Guardi tra i cornetti con apprensione, sperando ne sia rimasto almeno uno al cioccolato o alla Nutella.

A casa
Apri tutti gli sportelli della cucina e del soggiorno per trovare quella scatola di cioccolatini che ti avevano regalato qualche tempo fa. 
Poi ricordi di averli divorati in quella serata complice il morale a terra ma non demordi c'è sempre il vasetto di Nutella e ti armi di cucchiaio e giù... Da spalmare sul pane? Ma quale pane!?
... e giù ancora due/tre cucchiai. Che bontà!

O cerchi tra biscotti, scatolame e pasta quella stecca di cioccolato comperata due giorni prima. E la trovi... e il cuore va a mille, meglio dire la gola va a mille.

O preferisci una cioccolata in tazza ad una tisana calda per prendere sonno. 

O apri il frigorifero ammirando vogliosa la torta al cioccolato (Sacher) per tuo figlio, promessa come dolce per il pranzo domenicale di domani ma sai che non si può toccarla e quindi... panico... crisi...

Ma cosa avrà di così speciale il cioccolato?

Sappiamo che per molti è il dolce più buono in assoluto, desiderato e irresistibile, una vera goduria per il palato e sappiamo anche che regala "buonumore".

Infatti uno studio ha  dimostrato che il desiderio nei confronti del cioccolato deriva non solo dal gusto particolarmente buono che evoca sensazioni piacevoli e che soddisfa la voglia di dolce, ma che aiuta a tirarsi su, che rasserena, che favorisce cioè il benessere emotivo.

Mangiare cioccolato fa aumentare i livelli di alcuni neurotrasmettitori che inducono le sensazioni di piacere e di benessere: la serotonina e la feniletilamina.
È  un po' come accade quando ci si innamora o quando si svolge un'attività fisica che piace.

Con "cioccolatismo", quindi, si indica una dipendenza patologica dal cioccolato, così come accade per alcol e tabacco ma sappiamo anche che non è poi così grave. 

Dal punto di vista calorico non rappresenta un alimento da demonizzare. Dipende dalla quantità,  è ovvio, ma ci sono ben altri prodotti con apporto calorico elevato e sconsigliati per l'apporto nutrizionale scadente o nocivo.


11 giugno 2023

" Il cuore che ride" di Charles Bukowski


La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste 
la sbattano nella cantina 
dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce 
ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte 
ma puoi sconfiggere la morte in vita, 
qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, 
più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso 
gli dei aspettano di compiacersi in te.



7 giugno 2023

"Le cose non sono sempre come sembrano" di Kahlil Gibran

Le cose non sono sempre come sembrano.

La realtà dell'altro non è in ciò che ti rivela ma in quel che non può rivelarti... se vuoi capirlo non ascoltare le parole che dice ma quelle che non dice... tace in noi ciò che è vero, parla ciò che è acquisito... la verità bisogna conoscerla sempre, dirla solo a volte.

6 giugno 2023

Violenza


"Violenza 
non è solo uccidere un altro. 
È violenza 
anche quando usiamo 
parole mordaci, 
quando facciamo un gesto 
per scostare una persona, 
quando obbediamo per paura .
Violenza 
non è solo strage organizzata 
in nome di Dio, 
della società o della patria. 
La violenza 
è molto più sottile,
molto più profonda."

Jiddu Krishnamurti


"Ogni tipo di violenza 
è il risultato del fatto 
che le persone inducono se stesse 
a credere che il loro dolore 
deriva dagli altri e che, 
di conseguenza,
 essi meritano di essere puniti."

Marshall Rosenberg


"Quanto più la donna 
cerca di affermarsi 
come uguale in dignità,
 valore e diritti all'uomo, 
tanto più l’uomo reagisce 
in modo violento. 
La paura di perdere 
anche solo alcune briciole
 di potere lo rende volgare, 
aggressivo, violento."

Maria Michela Marzano


"La famiglia, 
questa isola di sicurezza, 
può essere al tempo stesso
 il luogo della violenza estrema."

Boris Cyrulnik


"La rabbia 
è una follia momentanea, 
quindi controlla questa passione 
o essa controllerà te."

Quinto Orazio Flacco


5 giugno 2023

"Le radici della violenza" di Mahatma Gandhi


Le radici della violenza:
la ricchezza senza lavoro,
 il piacere senza coscienza, 
la conoscenza senza carattere, 
il commercio senza etica, 
la scienza senza umanità,
 il culto senza sacrificio, 
la politica senza principi.



2 giugno 2023

" Il contrario dell'amore..." di Osho


“In realtà il contrario dell'odio 
non è l'amore, 
il contrario dell'amore 
non è l'odio;
 è così chiaro, chi potrebbe sbagliarsi?
In realtà l'opposto dell'amore
 è il falsoamore: 
un amore che finge di essere tale, 
e non lo è.”



30 maggio 2023

"La storia della matita" di Paulo Coelho


Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò:
"Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? 
E che magari parla di me."

La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
"È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto."
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
"Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!"

"Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose.
Questa matita possiede cinque qualità
se riuscirai a trasporle nell'esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.

Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.
Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione."

26 maggio 2023

Le enciclopedie...


Ve le ricordate le enciclopedie degli anni '60-'80, vendute porta a porta?

Treccani (solo per pochi), 
UTET, Motta, Conoscere, 
I Quindici, Il Milione... 
e tante, tante altre.

Tutti in casa ne avevano almeno una.

L' abilità dei venditori, istruiti a puntino, era nel riuscire a proporle come indispensabili nel percorso di studio dello studente.

Non si può negare che avessero un certo fascino: rilegature in pelle, scritte dorate di pregio o colori e immagini accattivanti in quelle per i più piccoli.
E l'odore della carta stampata nuova di zecca?
E l'mportanza e l'eleganza che riuscivano a dare anche alle più scialbe delle librerie?

L' enciclopedia entrava a far parte della famiglia acquistando un valore particolare, un mezzo necessario per raggiungere "quel pezzo di carta" che poi avrebbe aperto una porta nel mondo del lavoro.
Così dicevano.

E che tenerezza ricordare i sacrifici dei genitori che, seppur a rate, sostenevano la spesa dell'acquisto, speranzosi di crescere un genio.
Ma a conti fatti, restavano lì in bella mostra, consultate e lette ma mai abbastanza, perché noi preferivamo andare in biblioteca, con gli amici, a "fare le nostre ricerche"!

Oggi solo i veri amatori le apprezzano, lì, in bella mostra, ancora sugli scaffali delle librerie negli studi o in salotto.
Per altri le considerazioni sono:
"Nessuno più le consulta",
"Sono ormai obsolete",
"Non sono aggiornate..."
"Molte cose sono cambiate",
"Ora c'è Google o vari siti specifici",
" Più comodo e veloce il web",
"Pesano troppo, che fatica consultarle",
"Prendono solo polvere",
"Non abbiamo spazio"
...

Oggi si trovano in vendita on line o nei mercatini per pochi euro. Neppure amici,  biblioteche o centri ricreativi sono interessati ad averle, anche se regalate.
Qualcuno ha anche il coraggio di gettarle nei cassonetti per carta e cartone (con mia profonda amarezza).
Davvero il tempo può declassare o  mandare in disuso molti oggetti tanto quanto il tempo che passa può renderne altri preziosi e di valore.