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5 giugno 2022

"Io fiorisco per me" di Arthur Schopenhauer


Trovai un fiore di campo, ammirai la bellezza e la perfezione di tutte le sue parti, ed esclamai: "Ma tutta questa magnificenza, in questo fiore e in migliaia di fiori simili, splende e fiorisce non contemplata da alcuno, anzi spesso nessun occhio la vede". 

Il fiore rispose: "Stolto! tu credi che io fiorisca per essere visto? Io fiorisco per me e non per gli altri, fiorisco perché questo mi piace: nel fatto che fiorisco e sono consiste appunto la mia gioia e la mia voluttà".

Arthur Schopenhauer


3 giugno 2022

"Il genio della massa" di Charles Bukowski


C’è abbastanza perfidia, odio, violenza, 
assurdità nell’essere umano medio 
per rifornire qualsiasi esercito in qualsiasi giorno.

E i migliori assassini sono quelli che predicano la vita.
E i migliori a odiare sono quelli che predicano l’amore.
E i migliori in guerra – in definitiva – sono quelli che predicano la pace.

Quelli che predicano Dio hanno bisogno di Dio.
Quelli che predicano la pace non hanno pace.
Quelli che predicano amore non hanno amore.

Attenti ai predicatori.
Attenti ai sapienti.
Attenti a quelli che leggono sempre libri.
Attenti a quelli che o detestano la povertà
o ne sono orgogliosi.
Attenti a quelli che sono sempre pronti ad elogiare
poiché hanno loro bisogno di elogi in cambio.
Attenti a quelli pronti a censurare,
hanno paura di quello che non sanno.
Attenti a quelli che cercano continuamente
la folla; da soli non sono nessuno.
Attenti agli uomini comuni alle donne comuni.
Attenti al loro amore. Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità.

Ma c’è il genio nel loro odio.
C’è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti,
per uccidere chiunque.
Non volendo la solitudine,
non concependo la solitudine,
cercheranno di distruggere tutto ciò
che si differenzia da loro stessi.
Non essendo capaci di creare arte
non capiranno l’arte.
Considereranno il loro fallimento, come creatori,
solo come un fallimento del mondo intero.
Non essendo in grado di amare pienamente,
considereranno il tuo amore incompleto
e poi odieranno te
e il loro odio sarà perfetto.

Come un diamante splendente.
Come un coltello.
Come una montagna.
Come una tigre.
Come cicuta.

La loro arte più raffinata.


2 giugno 2022

"Le persone non si accorgono" di Laura Messina


"Le persone non si accorgono che ti perdono. Non si accorgono del fatto che avevi bisogno di una parola che non è stata detta, di un'attenzione che non ti è stata rivolta, di un gesto che, in un certo momento, sentivi indispensabile ma non è stato fatto.

Le persone non si accorgono che ti perdono quando ti rimandano ad un altro momento, a quando avranno più tempo o cose meno importanti da fare, quando non ascoltano il tuo silenzio, quando non comprendono che avresti bisogno di presenza, di conforto, di calore anche se non chiedi mai e loro non fanno domande.

Le persone non si accorgono che ti perdono quando, anche per piccole cose, tradiscono la tua fiducia, ti lasciano ad aspettare, ti mettono davanti altre cose, altre persone, non danno importanza a ciò che dici o a ciò a cui tieni, non ti chiedono mai come stai e non si preoccupano per te, dando per scontato che tanto tu ce la farai, qualunque cosa accada. 

Le persone non si accorgono che ti perdono quando non dimostrano ciò che provano, non manifestano di tenerci a te, non ti dicono mai che ti vogliono bene e che sei davvero importante, quando ti fanno sentire una qualunque nelle loro vite, una che potrebbe anche non esserci.

Le persone non si accorgono che ti perdono, che per tante piccole mancanze, per tanti piccoli vuoti, per tante piccole disattenzioni, per tante piccole dimenticanze, ogni giorno sei sempre più lontana e non riesci nemmeno a spiegare perché, non è mai il singolo episodio, è come ti senti diversa ogni volta, è come ti senti più sola. 

Le persone si accorgono di averti persa solo quando già è successo."


31 maggio 2022

Antica leggenda Zen


Un giorno una persona salì sulla montagna dove viveva un eremita; lo incontrò mentre stava meditando e gli chiese: Cosa stai facendo in solitudine?
Lui rispose: Ho molto lavoro da fare.
Come puoi avere così tanto da fare? 
Non vedo niente qua intorno.
Devo addestrare due falchi e due aquile, rassicurare due conigli, disciplinare un serpente, motivare un asino e domare un leone.
E dove sono tutti questi animali che non vedo?
Li ho dentro.
I falchi sono lanciati su tutto ciò che mi viene presentato e io, nel bene o nel male, devo addestrarli a lanciarsi sulle cose buone. 
Sono i miei occhi.
Le due aquile con i loro artigli fanno male e distruggono, e io devo insegnare loro a non fare male.
Sono le mie mani.
I conigli vogliono andare dove vogliono, non vogliono affrontare situazioni difficili, e io devo insegnare loro ad essere calmi anche se c’è sofferenza o ci sono ostacoli dove inciampare. 
Sono i miei piedi.
L’asino è sempre stanco, testardo, non vuole mai portare il suo carico.
È il mio corpo
Il più difficile da domare è il serpente. E sebbene sia rinchiuso in una forte gabbia, è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque si avvicini. Devo disciplinarlo.
È la mia lingua.
Ho anche un leone, orgoglioso e vanitoso. Pensa di essere il re ed io devo domarlo.
È il mio ego.
Come vedi, amico mio, ho molto lavoro da fare. 
E tu, a cosa stai lavorando?


28 maggio 2022

L'amore


 Niente cancellerà via l’amore,
né i litigi
né i chilometri.
È meditato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, 
dita di righe,
lo giuro:
amo
d’un amore immutabile 
e fedele.



"Conclusione" 
di Vladimir Vladimirovič Majakovskij



26 maggio 2022

"Parlare tacere" di Paul Éluard


Parlare 
senza avere niente da dire
comunicare
in silenzio
i bisogni dell’anima
dar voce
alle rughe del volto
alle ciglia degli occhi
agli angoli della bocca
parlare
tenendosi per mano
tacere
tenendosi per mano.


25 maggio 2022

"Sono tornata da me" di Carla Babudri


Sono tornata da me perché sono stanca di cercare qualcosa che non so, di chiedere a chi non può offrire o di aspettare chi è già occupato a illuminare se stesso, di desiderare un corpo che non è mio, di avere aspettative che mai arriveranno perché comunque lontane dalla mia natura, di fingere di capire o essere sempre tollerante e disponibile con chi non comprende il mio valore.

Sono tornata da me, perché non posso più dedicare il mio tempo, occhi e speranza in cuori che non desiderano battere con il mio, a chi non crede nella magia, a chi dedica il suo momento e il suo pensiero a lamentarsi di ciò che non va, o ad anelare cose che non gli appartengono, e a criticare in ogni dove.

Sono tornata da me, come unica destinazione possibile, come strada disponibile, come quel ritorno a casa in sospeso da tanto tempo.

Sono tornata da me, ho visto quanto ho corso contro il tempo, i dolori della mia anima assetata di verità in cerca di acqua.

Mi sono ospitata e sono entrata, mi sono chiamata, mi sono abbracciata e accarezzata, e mi sono imbattuta in una me stessa, mi stava aspettando con il cuore ricolmo di speranza, diversa è vero ma sana.

Ho visto che ero comunque intatta e non frammentata come pensavo di essere, ho ritrovato la magia nei miei occhi, e l’ho voluta rivedere ancora e ancora.

Ho scoperto di aver sempre posseduto le chiavi, ed è stato bellissimo ritrovarmi.

Da qui, da dove abito scelgo me, scelgo chi e scelgo cosa desidero, muoio e resuscito ogni giorno e sono pur sempre viva, ho capito che questa è resilienza e la trovo solo dove abita me stessa.


22 maggio 2022

Jim Caviezel

James Patrick Caviezeldetto Jim,
 è un attore statunitense,
 molto conosciuto e apprezzato 
per aver interpretato Gesù Cristo 
nel film "La passione di Cristo"
di Mel Gibson, nel 2004.

È poi l'irresistibile e attraente, 
John Reese,
in "Person of Interest",
 serie drammatica di fantascienza
 della CBS
 (5 stagioni, dal 2011 al 2016).

 Caviezel è nato il 26 settembre 1968 
a Mount Vernon,
 Washington - Stati Uniti. 

In molti altri films e serie TV
sono state apprezzate
 le sue incredibili performance
e il suo charme.
Altro suo ruolo importante è stato
Edmond Dantès
 in "Montecristo", nel 2002.

Jim Caviezel
 è profondamente credente
 e fervente cattolico. 
Porta testimonianza della propria fede
in molti dibattiti, conferenze e incontri 
a sfondo teologico e religioso.

John Reese
 "Person of Interest"


Gesù Cristo 
"La passione di Cristo"


20 maggio 2022

Sarà dovuto all'età forse...


Sarà dovuto all'età forse.
Oppure alla stanchezza, non saprei.
Ma sono arrivata ad un punto 
della mia vita in cui io lascio…
Lascio fare.
Lascio dire.
Non discuto più per tentare
 di farmi comprendere
 o di far comprendere
 i miei sentimenti e le mie emozioni, 
le mie paure o le mie sensazioni.
Lascio ad ognuno la convinzione, 
di essere nel giusto.
Soprattutto ho imparato a lasciar andare.
Non usare parola non significa
 non vedere e non sentire. 
Il silenzio è spesso 
segno di riflessione, 
di valutazione e di decisione.

dal web

18 maggio 2022

"Se qualcuno vuole ferirti" di Claudia Crispolti


Se qualcuno vuole ferirti,
osserva il dolore che nasconde.
Se qualcuno vuole mentirti,
guarda il vuoto che tiene.
Se qualcuno vuole tradirti,
osserva la solitudine che carica.
Se qualcuno ti prende in giro,
osserva i traumi che racchiude.
Se qualcuno ti sminuisce,
guarda quanto è grande 
la sua miseria.
Se qualcuno ti invidia,
osserva la sua frustrazione interna.
Non sentirti offeso
per i difetti altrui.


16 maggio 2022

"Non andartene" di Mario Luzi


Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata.