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22 novembre 2013

Genitori da dimenticare



Può un genitore 
diventare 
il peggior incubo 
dei figli?

Se ci si rifà alle notizie di cronaca sicuramente sì, ma ciò sarebbe statisticamente poco significativo.
Infatti, anche se non si sono mai verificate situazioni drammatiche, molti ragazzi pensano di avere avuto genitori difficili che li hanno penalizzati; la famiglia è stata cioè una condizione penalizzante verso la felicità.
Quali sono le colpe che i figli più spesso attribuiscono ai genitori?

Violenze fisiche – Per il well-being un genitore che ricorre alla violenza fisica è un genitore fallito e non è il caso di spendere molte altre parole sul concetto.

Assenza – Per il well-being l'amore si dimostra con le azioni e l'assenza non è mai giustificabile: chi pensa di non aver abbastanza tempo da dedicare ai figli non li deve avere per il semplice fatto che non saprebbe amarli.

Difetti della personalità – Paradossalmente, quando il figlio si accorge di evidenti difetti dei genitori, ne esce rafforzato perché da grande sicuramente li eviterà. Dovrà solo fare attenzione a non servirsene continuamente come alibi per le "sue" colpe ("eh, con i genitori che ho avuto"), situazione purtroppo comune (alibi familiare). Ovvio che, se vedrà i difetti dei genitori come pregi, non potrà distaccarsi e anzi rischierà di diventare peggiore di chi lo ha educato.

Violenza psicologica – Si tratta della colpa più subdola, oggetto di questo articolo.
La violenza psicologica si attua quando i genitori sono così forti da ingenerare una gerarchia non discutibile all'interno della famiglia, anche quando il bambino si sta trasformando in adolescente.
Poggiando sulla gerarchia familiare e spesso su condizionamenti economici, il figlio è soggiogato nel tentativo di plasmarlo secondo un copione predefinito; il figlio è una "proprietà" che deve rendere: dalla soddisfazione a scuola, alla prosecuzione dell'attività di famiglia, al formarsi una famiglia di gradimento dei genitori (partner scelto dai genitori, maternità per soddisfare il desiderio dei futuri nonni ecc.), fino al classico bastone della loro vecchiaia.
A ogni tentativo di ribellione, frasi come "ma io sono tuo padre!", "con tutto quello che ho fatto per te", "sei un ingrato!" e sciocchezze simili riescono a ristabilire l'ordine e la supremazia.
Visto che un figlio si dovrebbe fare per amore, nulla si può chiedere in cambio, perché ogni richiesta è puro interesse.
Troppi sono i genitori completamente assenti che si buttano nel lavoro e accumulano ricchezze su ricchezze con la falsa giustificazione che "lo fanno per i figli", quando in realtà lo fanno soprattutto per sé stessi per il semplice fatto che i figli, prima dei soldi, vorrebbero amore.

Sicuramente condizionamenti religiosi (onora il padre e la madre) e sociali (la società si basa sulla famiglia) non hanno mai dato ai figli una grande possibilità di sfuggire alla pressione di genitori-padroni, di quelli che tolgono la libertà per "il tuo bene".

Fonte : www.albanesi.it/Psicologia/genitori da dimenticare.htm


16 novembre 2013

Introdurre quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura


 
Grazie al contenuto di sostanze 
biologicamente attive, 
benefiche per mantenere la salute, 
forma fisica 
e allontanare  pericolose malattie
è importante
introdurre quotidianamente
5 porzioni di frutta e verdura.

Si intendono 
2 porzioni di verdura
e 3 di frutta ogni giorno.
Per porzione si intende:
circa g 150 di frutta, 
un frutto intero 
(mela, pera, arancia...)
o  2-3 piccoli (susine, albicocche...), 
una coppetta di macedonia
o un bicchiere di spremuta 
o di centrifugato;
un piatto di insalata 
(almeno g 50), 
verdura da cuocere g 250.


I fattori predisponenti 
l’insorgenza dei tumori
sono stati individuati in alcuni studi
(tra i primi, nel 1981, 
la pubblicazione
di due epidemiologi 
Richard Doll e Richard Peto

35 %  all’alimentazione
35 %  all’inquinamento atmosferico,
ad agenti tossici, 
alle radiazioni, etc.
30 %  al fumo di sigaretta

4 %  dei tumori è dovuto all’obesità
10 %  all’obesità associata al fumo


 Da evitare per prevenire

Alimenti raffinati 
e poveri di fibre 
e quelli ricchi di calorie

Grassi animali, grassi saturi 
o trans

Troppe carni rosse e insaccati

Sale, conservazione sotto sale

Cibi fritti, cottura alla brace

Cibi troppo caldi, piccanti

Abuso di alcol

Additivi: conservanti 
(nitriti e i nitrati), 
coloranti, addensanti, edulcoranti...

Cibi transgenici (OGM)

Radicali liberi
(nelle cellule nei processi 
di ossidazione)

Metalli pesanti 
(arsenico, alluminio piombo, cadmio...)

Pesticidi

Obesità e sovrappeso (mantenere 
o raggiungere il peso forma)

Scarsa attività fisica

Fumo



26 ottobre 2013

Halloween festa pagana, tra leggenda e tradizione



Anche quest’anno, per la festa di Halloween, molti sono i negozi addobbati con tipiche decorazioni e tutto l’occorrente per feste in maschera, per lo più per giovani e bambini: zucche, pipistrelli, gatti neri, fantasmi, streghe, zombi e vampiri.

Festa pagana, ha origini nell’antica civiltà Celtica dove era tradizione festeggiare l’ All Hallows' Eve Day, (la Vigilia di Ognissanti). Oggi per lo più espediente commerciale, arriva alla tradizione e al folklore attuale, sulla scia di quella americana, dove i bambini in questa notte vanno di casa in casa dicendo "trick or treat" (dolcetto o scherzetto) cioè o mi dai qualcosa o ti faccio un sortilegio.


È comunque una zucca, a simboleggiare la festa di Halloween, svuotata dalla polpa e intagliata in modo da ricordare una faccia sogghignante, con al centro un lume acceso, che sistemata alla finestra o davanti alla porta delle case serve per esorcizzare la morte, la paura dell'aldilà e dell'inferno.


La leggenda racconta che Jack, un vecchio fabbro, miserabile ed ubriacone, si divertisse a fare scherzi un po’ a tutti. Un giorno sul suo cammino incontrò il Diavolo che, arrampicato su un albero, venne intrappolato da Jack, circondando il tronco di croci. In cambio della libertà, gli strappò la promessa di non prendersi la sua anima quando sarebbe morto.

Qualche anno dopo, quando Jack morì, non venne lasciato entrare in Paradiso perché gran peccatore, per cui si recò all'inferno dal Diavolo, il quale però, mantenne la sua promessa e non gli permise di entrare all'inferno. 
Jack, impaurito e destinato a vagare per sempre nelle tenebre tra l'inferno e il paradiso, chiese al Diavolo qualcosa per farsi luce, il quale spazientito, gli lanciò dei carboni ardenti. Li posizionò in una rapa dopo averla scavata, che portava sempre con sé perché era uno dei suoi cibi preferiti. 
Da quel momento in poi, Jack si aggirò sulla terra senza un posto dove andare, illuminando la via come poteva, con la sua Jack O'Lantern.


Così nel giorno dei morti gli irlandesi scavavano rape, barbabietole e patate, inserendo dentro una fonte di luce che tenesse lontano gli spiriti maligni. 
Nel 1800 quando ci fu una forte emigrazione irlandese in America le zucche, più grandi e più facili da scavare, sostituirono le rape. 
I simboli usati, per la festa di Hallowen, appartengono al mondo dell'occulto e molti oggetti sono imitazioni di quelli usati nelle pratiche di stregoneria.

                           🎃 🎃 🎃

 non tutti amano questa festa e, 
anche nel mondo cattolico
 la concomitanza del 1 novembre
Festa di Tutti i Santi,
 e del 2 novembre
Commemorazione dei Defunti
disturba per l’aspetto macabro 
e carnevalesco di Halloween,
 che contrasta 
con i sentimenti religiosi 
e personali riguardo alla morte, 
la discrezione e il rispetto 
nei confronti dei defunti.