La Pasqua è la più importante festa della religione cristiana. In questa giornata si celebra la resurrezione di Gesù. È il terzo giorno dalla sepoltura, dopo la sua passione e morte, avvenuta con la crocifissione sul monte Golgota da parte dei Romani, intorno al 30 d.C.
Nella Bibbia (Vangeli e Nuovo Testamento) sono narrate la sua morte e la sua resurrezione.
La Pasqua è preceduta dalla Quaresima, un periodo di 40 giorni, dove ogni cristiano è invitato al digiuno, alla preghiera e alla penitenza o, quanto meno, ad avvalersi del discernimento per capire l'importanza della conversione, ove è necessaria, quale un'esortazione a cambiare vita e mentalità insieme ad una vita spirituale più retta in virtù degli insegnamenti di Cristo Gesù. La quaresima, tempo per un ritorno all'essenziale, al profondo, alla verità.
L'agnello* è il simbolo per eccellenza della Pasqua, presente nell'Antico Testamento della Bibbia. Tradizione ebraica e, ancora oggi, tradizione per la religione cristiana.
Come l’agnello sacrificale, così Cristo si è immolato per la salvezza dell’Umanità. Agnello e Cristo simboli di purezza, di sacrificio, di innocenza e mancanza di colpa: la base del simbolismo dell’agnello nella religione cristiana.
Altri simboli sono: la croce immagine di sacrificio, il cero pasquale che rappresenta la luce di Cristo e la vittoria sulla morte, le campane il cui suono accompagna momenti di festa, di gioia...
Molte altre sono le tradizioni e i simboli legati alla Pasqua, derivanti da usanze popolari.
È l'uovo simbolo universale di vita e di rinascita, la colomba simbolo di pace, il coniglio gioioso e prolifico simbolo dell'arrivo della primavera, l'ulivo simbolo di pace, vittoria e vita, i fiori di pesco fiori di primavera, simbolo di bellezza, rinascita e prosperità.
Nota*: l'agnello, pur rappresentando il simbolo centrale della Pasqua, per me e per molti altri come me, rimarrà tale solo nelle immagini e nei testi e mai nei nostri piatti, non solo per il pranzo pasquale.