Mi addolora che non si arriverà mai a un'insurrezione degli animali contro di noi, degli animali pazienti, delle vacche, delle pecore, di tutto il bestiame che è nelle nostre mani e non ci può sfuggire.
Mi immagino una ribellione che scoppia in un mattatoio e da lì si riversa sull'intera città; come uomini, donne, bambini, vecchi vengono pestati a morte spietatamente; come gli animali invadono le strade e travolgono i veicoli, sfondano portoni e porte, nella loro furia si riversano su fino ai piani più alti delle case, come nella metropolitana i vagoni vengono schiacciati da migliaia di buoi inferociti e le pecore ci sbranano con denti improvvisamente aguzzi.
Già sarebbe un sollievo per me vedere un unico toro che mettesse in fuga questi eroi, i toreri, e in più un'intera arena assetata di sangue. Ma preferirei una rivolta violenta delle vittime più miti e comuni, delle pecore, delle vacche. Non voglio ammettere che questo non possa accadere, che non tremeremo mai davanti a loro, proprio a tutti loro.
Elias Canetti
"La provincia dell’uomo" - Adelphi