Ogni pelosetto ha ormai, fra gli umani, la propria mamma, un papà, fratelli, nonni, zii...
Una famiglia dove si è amati e coccolati da tutti i familiari a cui appartengono.
Sono solita passeggiare, mattina o pomeriggio che sia, nei parchi, giardinetti o zone verdi della città e vedo sempre più persone con un cane, due o anche tre. Cuccioli o adulti, di taglia piccola o grande, di razza e non: tutti di una tenerezza unica.
Mi soffermo ad osservare, a cogliere momenti e gesti di affetto, di amore tra l'umano e l'animaletto a 4 zampe chiedendomi se quel pelosetto sostituisce, in qualche modo, una persona umana.
La necessità di dare amore, di riceverne o forse entrambe le cose.
Magari quell'esserino vitale e presente è importante ed essenziale per dare un senso alle giornate, riempire una mancanza, un vuoto, fare compagnia, certi che l'amore è contraccambiato, vista la fedeltà indiscussa del cane verso il suo padrone.
Fatti di cronaca su abbandoni e violenze da parte di uomini scellerati verso gli animali o viceversa aggressioni di cani verso bambini e adulti, sono episodi che fanno infuriare e rattristare allo stesso modo ma si spera che possano diventare casi sempre più isolati.
Un appunto però va fatto sul comportamento incivile e irrispettoso dei padroni che non sempre raccolgono le feci del proprio cane.
Ecco, va sottolineato che se vuoi un amico a 4 zampe hai anche il dovere di raccogliere la sua "popò" in strada, nei giardini pubblici, ovunque.
Va anche detto che la prosopopea con cui alcuni pretendono di far accettare il proprio cane, sempre e comunque, non è assolutamente corretto.
Avere pretese affinché vengano accettati deve tenere conto che, purtroppo, molti non amano cani e gatti.
Visto quindi che è il "tuo" cane e non degli altri, e che la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri, è opportuno comportarsi sempre con riguardo, educazione e buon senso.