Sono cinque le piccole isole
che formano le Isole Tremiti,
arcipelago nel mare Adriatico,
in Puglia,
a 12 miglia di distanza,
a nord dalle coste del Gargano.
Collegate alla terraferma
da traghetti e aliscafi
che partono da Termoli, in Molise,
non è possibile portare lì automobili
perché sono ammesse
solo quelle dei residenti.
Conosciute anche come "Diomedee",
le Tremiti rappresentano
un angolo di paradiso
grazie alla natura
ancora selvaggia e incontaminata.
Sono le particolarità delle sue insenature, i promontori, le coste alte e rocciose, con falesie a strapiombo sul mare, le grotte, le calette, il mare limpido, i fondali trasparenti, i fari e alcuni resti di monumenti, di particolare interesse culturale, ad attrarre i turisti.
Sono, quindi, una meta ideale per chi cerca una vacanza in piena libertà a contatto con la natura, il clima gradevole, l'aria pura, una vegetazione rigogliosa ed un'ottima cucina delle specialità del posto.
I molti turisti apprezzano le sue baie con gite in barca oltre ai sub per i tanti punti di immersione e la bellezza dei fondali, dalle sfumature di verde chiaro, blu e turchese.
Particolari uccelli,
le Diomedee, appunto,
popolano le scogliere delle Isole Tremiti
ed hanno un canto davvero singolare.
L'economia delle Isole Tremiti è basata prevalentemente sulla pesca e, soprattutto, sul turismo estivo.
Per anni sono state il rifugio preferito di Lucio Dalla; luoghi dove il cantautore ha tratto ispirazione per le sue canzoni.
Delle Isole Tremiti solo due sono abitate: l’Isola di San Domino e l’Isola di San Nicola.
Nella prima si concentrano la maggior parte delle strutture turistiche. Qui, la Cala delle Arene, rappresenta la più grande delle spiagge, poche altre, insieme a piccole calette sono disseminate qua e là. Sono raggiungibili via mare o mediante sentieri, alcuni, però, un po' impegnativi.
San Nicola è storicamente ed artisticamente la più importante delle isole, dove si trovano diversi monumenti: fortificazioni, muraglie, torri, chiese e una fortezza-abbazia, Santa Maria a Mare, che ricopre un rilevante interesse storico e architettonico.
Bar e ristoranti si trovano su entrambe le isole, mentre le strutture alberghiere si concentrano su San Domino.
Capraia, detta anche Caprara, è disabitata e prevalentemente rocciosa, con rada vegetazione e macchia di lentisco e capperi. A pochi metri dalle sue rive si trova una statua sommersa di San Pio.
Pianosa è invece un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato. Rientra integralmente nella Zona A, ovvero la Riserva Marina Integrale. Questo comporta, alcuni limitazioni e divieti per quanto riguarda l'approdo, la navigazione, la pesca e le immersioni.
L'isolotto del Cretaccio, è considerato il maggiore degli scogli dell'arcipelago, privo di vegetazione.
Di natura argillosa, una creta giallastra, che costantemente è erosa dalle acque.
Un brindisi alle "Perle dell'Adriatico" 🥂 |
📷 Foto di
Marco Perozzi