Tamara de Lempicka,
pittrice dallo stile Art Déco,
nasce a Varsavia
il 16 maggio 1898.
Sono inconfondibili le sue tele: colori accesi graduati per creare linee definite e pulite con pennellate piatte e compatte, che ne esaltano le volumetrie.
Nei suoi dipinti ritrae il suo universo: l'alta società, il lusso, uomini eleganti in giacca e cravatta, sfondi di montagne innevate di Saint Moritz o dei grattacieli di New York, ma soprattutto donne.
Le donne di Tamara bellissime e dall'aspetto altezzoso, sono sicure si se, eleganti, sensuali, certamente opere dense di erotismo e provocazione, anticonformiste come lei, considerando il suo periodo storico.
L'alta società di quel tempo, a Parigi, emblema dell'epoca lussureggiante che viveva, uno stile di vita lussuoso, tra sontuosi e costosissimi viaggi dove si delinea il suo stile. Stile che trasuda sensualità ed eleganza tanto da renderlo inconfondibile.
Lei, Tamara, elegante, alla moda, con costosissimi gioielli si faceva ritrarre sulle copertine delle riviste più patinate in stile diva di Hollywood.
Amava anche indossare abiti maschili e mai nascose la propria bisessualità.
A causa dei tumulti legati alla Rivoluzione Russa, da San Pietroburgo si trasferisce a Parigi, dopo il matrimonio con Tadeusz Lempicki, giovane avvocato facoltoso dal quale poi l'artista trae il suo nome d’arte.
Nella capitale francese studiò pittura negli atelier di Maurice Denis e André Lhote e la sua carriera raggiunse rapidamente il successo: all'inizio degli anni Venti le sue opere apparivano nelle principali mostre di Parigi e negli anni Trenta i suoi ritratti avevano conquistato una celebrità internazionale.
Dopo numerosi viaggi per l’Europa, all'inizio della seconda guerra mondiale Lempicka si trasferì prima a Beverly Hills e poi a New York con il suo secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh, che aveva sposato nel 1933.
Dopo la morte del barone nel 1961, Łempicka andò a vivere a Houston in Texas. Alla fine degli anni Settanta si trasferì a Cuernavaca in Messico, dove morì nel 1980.
"Sono stata la prima donna a dipingere in maniera chiara e pulita: questo è il segreto del mio successo. Un mio quadro può essere subito riconosciuto tra altri cento… Il mio stile attirava subito l’attenzione: era chiaro, era perfetto."
"Mi piaceva uscire la sera e avere un bell’uomo al mio fianco che mi diceva quanto ero bella o quanto grande era la mia arte."