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31 marzo 2023

Il "Blue Tiffany"


Il “Blue Tiffany“ è il famoso colore associato alla Tiffany & Co, azienda di gioielli tra le più amate dalle donne.

Colore-simbolo di richiamo per eccellenza dell’azienda, è sinonimo internazionale di raffinatezza e classe.


Prodotto da Pantone con numero PMS1837, corrisponde all’anno di fondazione del primo negozio Tiffany a New York.


Il colore fu scelto dal fondatore Charles Lewis Tiffany per la copertina annuale della raccolta di gioielli, prendendo spunto dal colore tipico delle uova del pettirosso americano.


È colore protetto da copyright, come lo è la scatola stessa, insieme al nastro di raso bianco che la avvolge (Tiffany Blue Box).


“È successo più di una volta che qualcuno abbia messo un regalo, comprato da qualche altra parte, in una scatola di Tiffany per aumentarne il valore."

Dolcetti Blue Tiffany 
Blue Tiffany macarons 


21 marzo 2023

Tamara de Lempicka

Tamara de Lempicka
pittrice dallo stile Art Déco, 
nasce a Varsavia 
il 16 maggio 1898.

Sono inconfondibili le sue tele: colori accesi  graduati per creare linee definite e pulite con pennellate piatte e compatte, che ne esaltano le volumetrie.


Nei suoi dipinti ritrae il suo universo: l'alta società, il lusso, uomini eleganti in giacca e cravatta, sfondi di montagne innevate di Saint Moritz o dei grattacieli di New York, ma soprattutto donne.


Le donne di Tamara bellissime e dall'aspetto altezzoso, sono sicure si se, eleganti, sensuali, certamente opere dense di erotismo e provocazione, anticonformiste come lei, considerando il suo periodo storico.


L'alta società di quel tempo, a Parigi, emblema dell'epoca lussureggiante che viveva, uno stile di vita lussuoso, tra sontuosi e costosissimi viaggi dove si delinea il suo stile. Stile che trasuda sensualità ed eleganza tanto da renderlo inconfondibile.
Lei, Tamara, elegante, alla moda, con  costosissimi gioielli si faceva ritrarre sulle copertine delle riviste più patinate in stile diva di Hollywood.
Amava anche indossare abiti maschili e mai nascose la propria bisessualità.

A causa dei tumulti legati alla Rivoluzione Russa, da San Pietroburgo si trasferisce a Parigi, dopo il matrimonio con Tadeusz Lempicki, giovane avvocato facoltoso dal quale poi l'artista trae il suo nome d’arte.
Nella capitale francese studiò pittura negli atelier di Maurice Denis e André Lhote e la sua carriera raggiunse rapidamente il successo: all'inizio degli anni Venti le sue opere apparivano nelle principali mostre di Parigi e negli anni Trenta i suoi ritratti avevano conquistato una celebrità internazionale.


Dopo numerosi viaggi per l’Europa, all'inizio della seconda guerra mondiale Lempicka si trasferì prima a Beverly Hills e poi a New York con il suo secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh, che aveva sposato nel 1933. 


Dopo la morte del barone nel 1961, Łempicka andò a vivere a Houston in Texas. Alla fine degli anni Settanta si trasferì a Cuernavaca in Messico, dove morì nel 1980.

"Sono stata la prima donna a dipingere in maniera chiara e pulita: questo è il segreto del mio successo. Un mio quadro può essere subito riconosciuto tra altri cento… Il mio stile attirava subito l’attenzione: era chiaro, era perfetto."

"Mi piaceva uscire la sera e avere un bell’uomo al mio fianco che mi diceva quanto ero bella o quanto grande era la mia arte."

19 marzo 2023

Tu sei grande papà


Tu sei grande papà.
Sei la roccia che mi protegge
da pericoli e sbagli.
Seppur brontolando ti fai tenero
cedendo a richieste insistenti
rubandomi quella promessa:
"Sii uomo, onestà e rispetto."
A volte ad assurde pretese
con tono arrabbiato 
sentenzi i tuoi no.
E poi ti fai dolce
e mi abbracci
io oggi più alto di te.
Quel ricordo lontano
quando mi cullavi
io piccolino
togliendoti il sonno.
Lo vedi papà
sono un uomo oramai.
Sono i tuoi occhi
che porto nel cuore
quel tuo sguardo
pieno d'amore per me.
Per noi.
Quando abbracci la mamma
non sai quanta gioia mi dai.
Ti voglio bene papà.

🤍


10 marzo 2023

"Tre lettere da Teddy" un racconto di Elizabeth Silance Ballard



Si chiamava Mrs. Thompson. 
In piedi davanti alla sua nuova classe del quinto anno delle elementari, il primo giorno di scuola, disse una bugia ai bambini. 
Come la maggior parte degli insegnanti, guardò gli studenti e disse loro di amarli tutti alla stessa maniera. Tuttavia, ciò era impossibile perché lì in prima fila, accasciato sulla sedia, c’era un ragazzino di nome Teddy Stoddard.

Mrs. Thompson aveva osservato Teddy l’anno precedente e aveva notato che non giocava serenamente con gli altri bambini…
I suoi vestiti erano disordinati e spesso avrebbe avuto bisogno di farsi un bel bagno.
Inoltre, Teddy era scontroso e solitario.

Arrivò il momento in cui Mrs. Thompson avrebbe dovuto evidenziare in negativo il rendimento scolastico di Teddy; prima però volle consultare i risultati che ogni bambino aveva raggiunto negli anni precedenti; per ultima, esaminò la situazione di Teddy.

Tuttavia, quando vide il suo fascicolo, rimase sorpresa. 
In prima elementare il maestro di Teddy aveva scritto:
"Teddy è un bambino brillante con una risata pronta. Fa il suo lavoro in modo ordinato e ha buone maniere".

Il suo insegnante, in seconda elementare, aveva scritto: 
"Teddy è uno studente eccellente, ben voluto dai suoi compagni di classe, ma è tormentato perché sua madre ha una malattia terminale e la vita in casa deve essere una lotta".

Il suo insegnante di terza elementare aveva scritto: "La morte di sua madre è stata dura per lui e tenta di fare del suo meglio, ma suo padre non mostra molto interesse e, se non verranno presi i giusti provvedimenti, il suo contesto famigliare presto lo influenzerà".

Infine l’insegnante del quarto anno aveva scritto:
"Teddy si è rinchiuso in se stesso e non mostra più interesse per la scuola. Non ha amici e qualche volta dorme in classe".

Da quel momento Mrs. Thompson si rese conto del problema e si vergognò. 
Si senti anche peggio quando gli studenti le portarono i regali di Natale, tutti avvolti in bellissimi nastri e carte lucide, eccetto quello di Teddy.
Il suo regalo era maldestramente avvolto in una pesante carta marrone che aveva ricavato da una busta della drogheria. Per Mrs Thompson fu penoso aprirlo insieme agli altri regali. 
Alcuni bambini cominciarono a ridere quando l’insegnante trovò un braccialetto di cristallo di rocca con alcune pietre mancanti, e una bottiglia piena di profumo solo per un quarto. I bambini smisero di ridere quando lei esclamò quanto fosse bello il braccialetto, lo indossò e si picchettò il profumo sul polso. 
Teddy quel giorno rimase un po’ di tempo in più dopo l’orario di lezione solo per dire a Mrs Thompson "Oggi avete il profumo che metteva mia mamma."

Quando i bambini furono andati via, Mrs Thompson rimase sola a piangere per almeno un’ora.
Da quel giorno smise di insegnare come leggere, come scrivere, come far di conto, cominciò invece a "lavorare" con i bambini e ad interessarsi della loro vita familiare.
Lei faceva molta attenzione a Teddy e quando lavorava con lui, la mente del bambino sembrava ravvivarsi.
Più lo incoraggiava, più era pronto nelle risposte.

Alla fine dell’anno, Teddy era diventato uno dei bambini più attenti e volenterosi della classe e, nonostante la sua bugia che avrebbe amato tutti i bambini in ugual modo, la maestra si accorse che Teddy divenne uno dei suoi "preferiti".

Un anno dopo la fine della scuola, la signora Thompson trovò un biglietto sotto la porta: era da parte di Teddy; la lettera diceva che era stata la migliore insegnante che avesse mai avuto in vita sua. 

Passarono diversi anni prima che ricevesse un altro messaggio da Teddy. Aveva terminato il liceo, risultando terzo nella sua classe. Chiudeva la lettera asserendo di nuovo che la signora Thompson era ancora la migliore insegnante che avesse mai avuto in vita sua.

Quattro anni dopo, ricevette un’altra lettera, dicendo che quando le cose erano difficili, a volte, era rimasto a scuola, si era impegnato al massimo e ora si sarebbe presto laureato al college con il massimo degli onori. Confermava che la signora Thompson era sempre la migliore insegnante che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita, la sua preferita.

Passarono altri anni e arrivò ancora un’altra lettera. Questa volta spiegava che dopo aver ottenuto la laurea, aveva deciso di andare avanti. La lettera spiegava che lei era ancora la migliore e preferita insegnante che avesse mai avuto, ma ora la sua firma era un po’ più lunga. 
La lettera riportava, in bella grafia, Dr. Theodore F. Stoddard.

Ma la storia non finisce qui. Arrivò ancora un’altra lettera quella primavera. Teddy scrisse che aveva incontrato una ragazza e stava per sposarsi. Spiegò che suo padre era morto un paio di anni prima e chiese alla signora Thompson di accompagnarlo al matrimonio facendo le veci della madre dello sposo.
Naturalmente, la signora Thompson accettò. 
E indovinate un po’ che fece?
Indossò proprio quel braccialetto, quello con gli strass mancanti, quello che Teddy le aveva regalato; fece anche in modo di mettere il profumo che la madre di Teddy indossava l’ultimo Natale che passarono insieme.
Si abbracciarono e il Dr. Stoddard sussurrò all’orecchio di Mrs. Thompson:
"Grazie signora Thompson per aver creduto in me. Grazie mille per avermi fatto sentire importante e per avermi mostrato che avrei potuto fare la differenza."

La signora Thompson, con le lacrime agli occhi, sussurrò:
"Teddy, ti stai sbagliando. Sei tu quello che mi ha insegnato che potevo fare la differenza: non sapevo come insegnare fino a quando ti ho incontrato."

  

8 marzo 2023

Io donna


Io donna,
sono la forza,
il coraggio, il sostegno, 
l'amore...

Sono figlia, moglie, mamma.
Sincera, amorevole,
unica, splendida,
indispensabile e importante.

Libera e indipendente 
seppur legata senza riserve
agli affetti
e alle persone a me care.

Io donna,
persona e non oggetto,
chiedo rispetto e riconoscenza
in ogni ambito.

💛



7 marzo 2023

Raccontami di te


Raccontami di te
rotonda luna.
Quali sono i tuoi pensieri
tu spettatrice 
dei nostri sogni
gioie e affanni.

Raccontami di te 
seducente luna
quando per gli amanti
sei luce e sentimento
e per i poeti 
sei idillio ed emozioni.

Raccontami di te 
luminosa luna
quando tra miliardi di stelle
tu rifletti del sole la luce
così che nel buio 
appari più bella.

Raccontami 
quali sono i tuoi pensieri 
splendida rotonda luna.




4 marzo 2023

La donna più bella


 La donna più bella 
non è la più giovane,
né la più magra,
né quella
che ha la pelle più liscia
o capelli più luminosi,
è quella
che con solo un sorriso
franco e aperto,
con una semplice carezza
e un buon consiglio
può rallegrarti la vita.


Gabriel Garcia Marquez