Forse pensiamo ad una terribile catastrofe che potrebbe gettare il mondo nel caos?
Forse sì, forse no.
Ma ancora prima di ciò, non possiamo non appurare che l'uomo stia distruggendo se stesso.
Terrorismo, violenze e guerre.
Moralità, valori, ideali e sentimenti distorti nelle famiglie e nelle nostre società tutte.
Materialismo, avidità, egoismo, corruzione, potere, ma anche indifferenza nei confronti dei più deboli, i poveri e gli emarginati.
Stiamo distruggendo il nostro ambiente con l'inquinamento, il degrado, l'incuria, con la crescita economica e sociale, spesso esagerata, snaturata e senza controllo per diabolici interessi economici e politici.
È malata la società.
Malata e stanca è la nostra Terra.
Malati, preoccupati e confusi siamo noi. Sfiduciati e inquieti del presente e ancor più del futuro.
E la spiritualità e la sacralità verso il Dio nostro creatore, è ormai attributo di pochi.
Non colpevolizziamo il Cristo per ciò che accade a noi stessi o nel mondo.
Riflettiamo sulle nostre mancanze, piccole o grandi che siano.
Se non lo abbiamo mai cercato, o lasciato in disparte, quel Dio amorevole e misericordioso, che cosa pretendiamo?
Siamo tutti qui a difenderci dal "male" che ha trovato terreno fertile per accrescere le nostre malefatte e renderci succubi, forse inconsapevolmente, delle sue grinfie malefiche e distruttive.