Il soldato tedesco "Schiaccianoci"
era entrato prepotentemente
a farsi conoscere nel nostro Paese
nel Natale 2020.
Era lì fra le decorazioni,
nel suo aspetto
accattivante seppur serioso,
in tutte le vetrine e scaffali
di articoli natalizi,
nei negozi e centri commerciali,
per le strade...
ed anche stampato
su libri, cartoline e carte da regalo.
Ed eccolo ancora qui
per questo Natale 2022!
È ancora qui in tante grandezze,
nei colori rosso, blu, verde,
oro o bianco,
in materiali e aspetti vari:
con cappello o corona,
tamburello, spada o scettro,
economici o più costosi,
grossolani o più raffinati...
Alcuni sono davvero molto belli!
Lo "Schiaccianoci" è il soldatino
più famoso al mondo,
meno conosciuto da noi fino ad ora,
ma non certo per i paesi nordici
dove è protagonista molto amato
del Natale, già da tempo.
Nasce infatti in Germania nel 16° secolo quando la popolazione, fra la Sassonia e la Boemia decise di ribellarsi alle continue pressioni delle truppe tedesche e alle tasse sempre più pesanti realizzando un grande soldato di legno, che aveva la funzione di schiacciare le noci. Una protesta pacifica, senza dubbio, da cui nacque uno dei più importanti simboli della tradizione natalizia tedesca.
Ancora oggi gli schiaccianoci
più pregiati
vengono realizzati in Turingia,
uno stato
della Germania Centro-orientale.
Dallo Schiaccianoci di legno, nel tempo sono state prodotte diverse varianti: in vetro soffiato, per esempio, meravigliosi da appendere all'albero di natale, oppure in ceramica, plastica, tessuto...
Oggi nella cittadina di Neuhausen,
in Sassonia,
ha sede il museo che custodisce
la più grande collezione al mondo
di schiaccianoci
con oltre cinquemila esemplari.
Davanti all’edificio ve ne è uno
da Guinness dei primati
alto più di 5 metri.
Questo soldato vide crescere la sua fama grazie alla pubblicazione di “Lo Schiaccianoci e il re dei topi”, avvenuta nel 1816.
Il racconto fiabesco, che ha come protagonista il soldatino di legno, è stato scritto da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann.
Alexandre Dumas (padre) realizzò una sua versione del racconto (Histoire d'un casse-noisette) nel 1845 e da questa il coreografo Marius Petipa trasse ispirazione per Lo schiaccianoci, celebre balletto (la prima del balletto, ebbe luogo il 18 dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) coreografato da Lev Ivanovič Ivanov e musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij
"La sera della vigilia di Natale
le viene regalato uno schiaccianoci
a forma di soldatino,
che animandosi danzerà con lei, sconfiggendo l’esercito dei topi
e la porterà nel magico regno
dei dolci."
Da allora, la storia ha conosciuto diverse reinterpretazioni, dal cinema, alla danza, ai cartoni animati.
Resta sempre in ogni caso una fiaba da raccontare sotto l’albero, con soldatini, topi, fiocchi di neve, fiori e dolciumi, dove la fantasia porta adulti e bambini in un mondo immaginario fantastico.