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30 novembre 2022

"... sarai un Uomo, figlio mio!" di Rudyard Kipling


Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono, dandone la colpa a te.

Se riesci ad avere fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te, ma anche a tenere nel giusto conto il loro dubitare.

Se riesci ad aspettare senza stancarti dell’attesa, o essendo calunniato, a non rispondere con calunnie, o essendo odiato, a non abbandonarti all’odio pur non mostrandoti troppo buono, né parlando troppo da saggio.

Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni, se riesci a pensare, senza fare dei pensieri il tuo fine; se riesci, incontrando il Trionfo e la Sconfitta a trattare questi due impostori allo stesso modo.

Se riesci a sopportare il sentire le verità che hai detto travisate da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi, o vedere le cose per le quali hai dato la vita, distrutte, e chinarti e ricostruirle con i tuoi strumenti logori.

Se riesci a fare un cumulo di tutte le tue vincite e a rischiarlo tutto in un solo colpo a testa o croce, e perdere e ricominciare dall’inizio senza dire mai una parola su ciò che hai perso.

Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi tendini a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e di conseguenza resistere quando in te non c’è niente tranne la tua Volontà che dice loro: "Resistete!"

Se riesci a parlare con le folle mantenendo la tua virtù o a passeggiare con i re senza perdere il senso comune, se né nemici, né affettuosi amici possono ferirti; se tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo, se riesci a riempire l’inesorabile minuto con un momento del valore di sessanta secondi, tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, e, quel che più conta, sarai un Uomo, figlio mio!

 

25 novembre 2022

"L'uomo..." di Osho


L’uomo finge continuamente di essere quello che non è; è un modo per nascondere se stesso.
Chi è brutto cerca di sembrare bello, chi è preda di angosce cerca di sembrare felice, chi non sa niente cerca di dimostrare di sapere tutto. 
E le cose vanno avanti in questo modo. 
Se non diventi consapevole dei tre idioti che sono in te, non diventerai mai un saggio. 
È superando i tre idioti che si diventa realmente saggi.


19 novembre 2022

"Le donne non si seducono..." di Toni Servillo

Pittura di
Eugene de Blaas
"Sulla spiaggia "
1908

L
e donne non si seducono né con i complimenti, né con i fiori, né con gli sguardi a pesce lesso. 
Queste sono puttanate da cofanetto Sperlari. 
Tutti ne parlano, tutti le vogliono, ma nessuno se le compra queste caramelle Sperlari. 
Gli aggettivi seducono, i sostantivi annoiano. 
Questo è il grande segreto. 
Gli aggettivi li dovete dispensare con generosità, en passant, e a ritmo sostenuto e vedrete che andrete a letto con chiunque, a meno che non avete di fronte una lobotomizzata assoluta che non capisce neanche il suo nome. 
In quel caso non ne vale neanche la pena. 
Per voi ci vogliono donne intelligenti. 
Perché il sesso, in fin dei conti, è poca roba. 
Ve lo dico io che pure frocio non lo sono mai stato.
E sedurre è tanto. 
Le cretine lasciatele andare coi cretini. 
Voi non siete belli, ecco perché non siete neanche cretini.


17 novembre 2022

"Ti meriti un amore" di Frida Kahlo

Ritratto di Frida Kahlo
dell'artista collagista catalana
Carme Magem

Ti meriti un amore che ti voglia
spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno
alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti
lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia
sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono
perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare
con te,
che trovi il paradiso ogni volta che
guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le
tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazzi via
le bugie
che ti porti il sogno,
il caffè
e la poesia.



12 novembre 2022

Eleonora d'Aquitania


Due volte regina: Eleonora d’Aquitania, la bella Alienor cantata dai trovatori, sposa giovanissima dapprima Luigi di Francia, il quale innamorato pazzo secondo i cronisti si comportava "in modo assolutamente puerile", poi, a trent‘anni, tre settimane dopo l’annullamento del primo matrimonio, convola a nozze con Enrico Plantageneto, più giovane di lei di almeno dieci anni.

Enrico II è il primo di una serie di sovrani che porteranno l’Inghilterra al rango di grande potenza d’Europa. Eleonora vive in un’epoca di rinascita delle lettere, delle arti e della cultura, all’inizio di quello che Le Goff chiama il "decollo" dell’Europa. È anche tramite fra due generazioni poetiche di straordinaria importanza. Il nonno, il duca Guglielmo d’Aquitania, era stato un poeta amatissimo e celebre; mentre la corte di una delle sue figlie di primo letto, Maria di Champagne, sarà il riferimento di un cenacolo altrettanto fertile per le arti e la poesia.

A entrambi i mariti Eleonora aveva portato in dote una terra da sogno, la ricca, soleggiata e popolosa Aquitania, che soprattutto al nordico Enrico doveva apparire molto desiderabile per la posizione strategica sul continente.
A venticinque anni Eleonora accompagna, vestita sembra succintamente, il marito in Terrasanta in occasione della seconda Crociata e viene aspramente criticata dai suoi contemporanei per la quantità di bagagli e di persone al seguito – probabilmente anche il poeta Jaufré Rudel, parte di quella schiera di trovatori che lei ospita e incoraggia e che invece è malsopportata a palazzo. A Gerusalemme, non senza scandalo, diviene amante dello zio di Luigi e i coniugi ritornano separati dalla Terrasanta.

Naturale che i predicatori tuonassero contro Eleonora "donna senza decenza, femmina folle, diavolo…" e che i consiglieri tentassero di dissuadere re Enrico dallo sposarla, giudicandola pericolosa. Ma agli occhi del sovrano inglese le qualità di Eleonora, "la nobiltà di sangue e le terre che possedeva", erano invece virtù indiscutibili.

Per il marito inglese divenne davvero pericolosa quando si schierò con i figli divenuti adulti nella loro rivolta contro il padre; fu da lui imprigionata e ottenne la libertà soltanto alla morte del consorte crudele, quindici anni dopo.
Ancora ricca di energia, nella contesa per la corona prese le parti del prediletto figlio Riccardo Cuor di Leone contro un altro figlio, il debole Giovanni Senza Terra.
Quando Riccardo fu fatto prigioniero nella guerra contro i francesi non lo abbandonò e a più di settant’anni di età peregrinò in Europa da una corte all’altra e persino dal papa per raccogliere il denaro sufficiente al riscatto.

Questa donna bella, spregiudicata e forte è sepolta nel monastero di Fontevrault e sul sarcofago è ritratta con un libro fra le mani.

di Mariateresa Fumagalli

www.enciclopediadelledonne.it
 


11 novembre 2022

Le notti...


Le notti in cui rimani sveglio a fare l’amore, chiacchierare e ridere fino all’alba, in cui ci si confessano cose intime, cose di cui ci si è sempre vergognati.
Sono le notti in cui ti senti così vicino che nessuna distanza ti separa dalla persona al tuo fianco.
Si è complici in tutto. 
Le notti in cui la bellezza dilata il tempo, in cui il presente è così perfetto e lo si indossa così bene che si cominciano a fare promesse, giuramenti, patti, perché quella bellezza fa sentire dentro di sé una spinta verso il futuro.
Quelle notti in cui è giorno all’improvviso e si rimane stupiti. 
E senti che hai fame, fame di tutto: pane, burro, marmellata, soprattutto fame di Vita. 
In quelle notti è tutto così bello e si è così felici che, quando ci si gira su un fianco per addormentarsi, in qualche angolo profondo di sé si avverte una punta di dolore. 
Un dolore primordiale, ignoto, che appartiene a tutti.”

Fabio Volo


6 novembre 2022

I diamanti


Mi piacciono i diamanti...

I fattori che determinano il valore del diamante sono le quattro "C", dalle iniziali dei quattro termini in inglese: 
carat (caratura, cioè peso), 
colour (colore), 
clarity (purezza) 
cut (taglio).

Ma il diamante non è solo una pietra cristallina e sfavillante di mille colori, ma può essere anche in tante sfumature di giallo, rosa, blu, viola e verde.

Tra i più grandi, più belli e preziosi:

il Golden Jubilee, il più grande diamante tagliato al mondo con i suoi 545 carati (109 g), appartenente, dal 1997, ai gioielli reali della Thailandia.

Il Cullinan I (o grande Stella d'Africa), taglio a goccia, di 530 carati (106 g), incastonato nello scettro di Sant' Edoardo.

Il Koh-i-noor, 105 carati (21 g), dal valore inestimabile, posto al centro della croce maltese della corona reale britannica.

Il Centenary, diamante da 273 carati con 247 faccette, di proprietà della De Beers,  non si conosce oggi chi davvero ne sia il proprietario.





3 novembre 2022

Non bastano le parole...

Pittura
di Lucy Campbell
 

Non bastano le parole. 
Quelle volano. 
Ci vogliono i sorrisi 
e ci vogliono gli abbracci. 
Ci vogliono i gesti 
e ci vuole la complicità. 
E poi ci vuole la presenza. 
Ci vuole tutto quello che non vola. 
Ci vuole tutto quello che resta.

Giorgia Stella


2 novembre 2022

2 novembre: commemorazione dei defunti


Oggi, un pensiero 
non può che essere rivolto 
alle persone a noi care
che non sono più qui:
i nostri genitori, parenti, 
amici, conoscenti...
Persone con le quali 
abbiamo percorso un periodo 
della nostra vita. 

Possono essere stati attimi, 
mesi o anni, poco importa, 
ognuno ci ha arricchito, 
ci ha fatto dono di tempo, 
presenza, sostegno, attenzione, 
affetto e amore.

Sono tutti nel profondo 
del nostro cuore.
A loro va un pensiero speciale,
un ricordo,
una preghiera,
una candela accesa.