il canto d'un uccello ferito.
È l'unico uccello del villaggio
e l'unico gatto del villaggio
l’ha divorato a metà;
l’uccello smette di cantare
il gatto smette di far le fusa
e di leccarsi il muso.
E il villaggio fa all’uccello
un meravigioso funerale
e il gatto che è invitato
segue la piccola bara di paglia
ove l’uccello morto è disteso
portato da una ragazzina
che non smette di piangere.
"Se avessi saputo
di farti tanto male"
le dice il gatto
"l’avrei mangiato tutto intero
e dopo ti avrei raccontato
di averlo visto volar via
volare fino in capo al mondo
là dov'è talmente lontano
che mai nessuno ne torna.
Avresti provato meno dolore
solo tristezza e rimpianti.
Non si devono mai
fare le cose a metà."