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10 settembre 2016

Federico de Madrazo

Federico de Madrazo 
è un pittore spagnolo,
 ritrattista del 1800 (1815 - 1894),
appartenente ad una delle famiglie 
più famose di artisti spagnoli 
del XIX secolo.
Famiglia cosmopolita 
(Roma, Parigi ...) 
oltre che nazionale di Spagna, 
si è distinta, per più generazioni, 
nell’arte e in ambiente culturale: 
scrittori e poeti, oltre che pittori, 
storici e critici d'arte.
Di Federico de Madrazo
 non si può fare a meno 
di apprezzare 
quanta grazia traspare 
dai suoi dipinti 
ma, ancora di più, 
con quanta bravura 
riesce a rendere reale i tessuti 
degli abiti delle sue dame. 
Leggerezza e lucentezza delle sete, 
morbidezza del velluto
 e pizzi che sembrano
 il risultato di uno scatto fotografico.














18 luglio 2016

Impressionismo


Claude Monet 

Claude Monet 

L'impressionismo
nacque a Parigi 
nella seconda metà dell’ottocento. 

Si diffuse anche in Europa, 
ma il movimento 
ebbe breve durata:
terminò, infatti, 
nei primi anni del ‘900. 
L’impressionismo trae origine
da una famosissima tela di 
Claude Monet: 
“Impressione: 
Levar del Sole”: 
tela nella quale Monet 
ha catturato l'istante dell'alba 
in cui il sole si rispecchia
nell’acqua. 
Colore e tecnica pittorica 
sono davvero nuovi. 
È così chiamato 
perché il nuovo stile della pittura 
vuole essere l’espressione 
di ciò che colpisce
in quel momento. 
I colori, le luci, le ombre, 
l’impressione, l’emozione 
che l’artista coglie... 
l’attimo che percepisce 
e che immortala 
con tocchi di colore... 
colore intenso... 
non in senso assoluto... 
la pittura basata sul contrasto 
tra colori complementari. 
Il tutto, rispettando la verità 
e restando fedeli alla natura. 
La vita all’esterno, 
i momenti della quotidianità. 
Visioni ed emozioni 
che provengono 
dall’ambiente in cui è avvolto, 
un’ istantanea carica 
di autenticità. 
I post impressionisti 
aggiunsero a questo, 
una tecnica di pittura 
più attenta, definita... 
uno stile più personale. 

Berthe Morisot
Young Girl Putting on Her Stockings 

Berthe Morisot - Femme à sa toilette

Pierre August Renoir - La loge

Pierre August Renoir - Mouline de la Galette

Claude Monet - Impression soleil

Edgar Degas - Dancer on the Stage

Alfred Sisley - Flood at Pont-Marley

Alfred Sisley - Neige a Louveciennes

Camille Pissarro - La Route de Louveciennes

Camille Pissarro - Boulevard Montmartre

 Édouard Manet - Bar aux Folies Bergère

 Édouard Manet - Au cafè

Childe Hassam - Rainy Day

Childe Hassam - Champs Elysées



9 luglio 2016

Ma quanto ci piace Henning Baum!!




Attore tedesco interprete 
di numerosi film per la TV, 
Henning Baum 
meglio conosciuto come 
Mick Brisgau 
della serie tv 
Last Cop – L’ultimo sbirro.

Nei panni di Mick 
ci sta a pennello.

Questo armadio di uomo, 
dall'aspetto ruspante 
e dal fare schietto, 
a volte irruento, burbero, 
ma di una tenerezza unica.

Un bell'omone, 
molto, molto tenero.  
 Con occhi e sguardo 
davvero unici !



20 maggio 2016

Fortuna che c’è Facebook (si fa per dire...)


Ho la vaga sensazione che trascorrere ore ed ore al computer, al tablet o al cellulare per Facebook, Twitter, Blog personali o altri social network sia dettato da quel bisogno inconscio di amore, di attenzione, di partecipazione; di quel legame primordiale, biologico, che ci lega ad un altro essere.

Quel cordone ombelicale, con il resto del mondo, che non vorremmo mai tagliare, quando invece la vita frenetica e la stanchezza ci tolgono il tempo e la giusta propensione  verso gli altri, senza poter vivere, di conseguenza, i momenti della giornata in modo totale sotto l’aspetto emotivo, o comunque non abbastanza o nel modo desiderato.

Gli esseri umani, non possiamo negarlo, sono molto, ma molto vari.  Ci sono i saccenti, i facoltosi, i frustrati, i depressi, i timidi, gli ambigui, i solitari, gli emarginati, gli sfigati, i complessati, i perseguitati, i delusi, e così via... e relazionare con altri, oltretutto, non è sempre facile.

Ed ecco, invece, che attraverso Facebook, Twitter, Blogger o altri servizi di rete si può entrare in scena, restando se stessi o creandosi un personaggio, ed avere amici, follower e lettori senza fine.

Si può creare un’altra identità, si può barare, si può giocare appropriandosi di una natura non propria  (indole, sentimenti, cultura, aspetto fisico…); si può entrare nella vita privata degli altri, nelle vicende più o meno personali: cosa si fa, cosa si pensa, dove si va, dove si è stati...  foto, immagini, pensieri, dediche … 

Privacy ? Ma chi se ne fotte ! Si è tutti sulla stessa barca! Io so di te, tu sai di me. 
Un “grande fratello” potremmo dire. Apro la mia vita privata a te... e fa il giro del mondo. 
Ci si diverte così. È un gioco, una passione che prende e che intriga.

In un certo senso una sorta di rivincita verso tutti e tutto. Finalmente si può condurre il gioco come si vuole, dietro un monitor o uno smartphone si fa, si dice e si mostra ciò che si vuole. Direi che in qualche modo cresce l’autostima perché ci si sente importanti. La possibilità di apparire e di mostrare la parte migliore di sé inorgoglisce non poco.

E dietro questo gioco sottile, che attira come una calamita, vitale come l’ossigeno, c’è un immenso bisogno dell’altro, c’è la necessità di confermare che  
SI È ”, una sorta di club di “auto-aiuto”. 
Non si è il solitario, non si è l’emarginato o lo sfigato… “SI È ”, e se ne ha la riprova ogni momento che si desidera. 
Si fa parte di un sistema che annulla ogni distanza, avvicina tutti come una grande famiglia, seppure in modo virtuale.  
Condividere, partecipare, sorridere, imprecare, offendere, obiettare, consolare, sostenere...,  secondo le circostanze e gli eventi, uno scambio a due, tre, migliaia... vicini, lontani, oltreoceano...  
Così che quel cordone ombelicale che sembrava ormai dissolto, creando quella sorta di profondo abbandono in questo mondo, dove tutto è in corsa e dove ognuno sembra pensare solo a se stesso, “SI È ”, si fa parte del microcosmo, che a sua volta si amplifica  e cresce, lega, e si allarga sempre più.

Giusto o sbagliato il modo di approcciarsi o di relazionare, questi sono i nostri tempi. Ogni generazione, nel bene e nel male, volente o nolente, vive il tempo che è.
Gli indiani mandavano messaggi di fumo, gli indigeni segnali con i tamburi…
In tutto questo, l’essenziale è che ogni cosa sia sotto controllo, e che il meccanismo non prenda il sopravvento e prevarichi i presupposti sanciti all’origine del sistema, perché in questo caso la faccenda potrebbe nuocere a qualcuno.  
E tutto, con un solo clic, in una frazione di secondo!





15 maggio 2016

La vita può regalare sorprese inimmaginabili


Nella tua vita hai a che fare con cose piacevoli, devi ammetterlo, ma molte volte hai anche a che fare con beghe, circostanze o traversie, più o meno spiacevoli e dolorose.

In certi momenti sembra proprio che la sfiga ti cammini dietro come un ombra.
Anzi, potresti dire che ti preceda quasi a farti strada verso la sventura.

Sei solito ripetere: 
Non me ne va bene una, a me !”.
Oppure, come dice un vecchio detto: 
“Se mi mettessi a fare cappelli gli uomini nascerebbero senza testa”.
O magari, come disse Boris Macaresco:
“Se il denaro crescesse sugli alberi a me capiterebbe un bonsai”.
E, se ancora più esasperato: 
“Faccio la valigia e abbandono tutto”.
Se poi vogliamo metterla sul tragico: 
“La voglio fare finita”. 

E cresce il tuo malessere. Le tue frustrazioni appaiono al rallentatore per ferirti ancora di più, la tristezza pervade ogni cellula del tuo corpo fino a diventare un tormento, un dolore... uno strazio che lacera il cuore.
Ma non sei solo. Non solo tu soffri. Non sei solo tu lo sfigato.
Dietro la parvenza di felicità di un amico, di uno sconosciuto, di una star può esserci inquietudine, dolore profondo, magari camuffato da spensieratezza, magari da ricchezza in denaro ma è solo un abbaglio.
La vita dà, ma può togliere.
Può darti poco ma, tutto ad un tratto, darti molto.
La strada della tua vita è lunga e solo al termine di questa sarà possibile fare un bilancio.
È così che va la vita. 
È cosi il percorso terreno di ogni essere.
Ieri, oggi e domani la tua esistenza avrà alti e bassi. 
Benedire e godere dei momenti buoni, vivere i momenti bui con fede e speranza di tempi migliori... e andare avanti.
Già la vita è un dono di grande valore. 
Non è il caso di distuggere questo dono per nessun motivo al mondo.
E non c’è solo il buio davanti.
La vita può regalare 
sorprese inimmaginabili.