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13 dicembre 2013

Cosa c’è di più bello, magico, caldo e accogliente di un camino addobbato ...




















Cosa c’è di più bello, magico, 
caldo e accogliente 
di un camino addobbato 
con ghirlande, 
bacche, agrifogli, 
candele, luci 
e decorazioni varie 
per vivere 
l’atmosfera del Natale?

Tutto categoricamente 
rosso e oro 
per un Natale tradizionale. 
Il concetto del Natale 
resta sempre il rosso e l’oro,
considerando il Natale 
dei nostri tempi, è ovvio. 
Il Natale del consumismo, 
dell’opulenza, della sfarzosità 
sulla via del modello americano. 
Il Natale di oggi che visto 
con questa ottica
 ci appare come una favola, 
dove ci addentriamo trascinati 
da uno schema 
a cui è impossibile sottrarsi. 
Trafelati per il gran da fare 
e preoccupati del denaro 
che manca,
 magari poco, magari meno...
ma "il Natale è il Natale!"

E così come ogni anno 
il tutto si ripete. 
E la favola del Natale ritorna 
e, come al solito, 
ci distoglie dal vero significato 
di questa festa:
 "il ricordo della nascita di Gesù",
oltretutto avvenutà 
in una condizione 
e modalità di estrema povertà.  
 Ma penso che il buon Dio
 non ci condanni per questo. 
La sua condanna è rivolta 
invece al nostro 
non senso della misura. 
L'ostentazione e lo spreco, 
non è altro che 
un atteggiamento ignobile 
verso chi non può.

E non sempre la felicità 
è dentro la ricchezza, 
lo sfarzo e il poter realizzare
qualsiasi desiderio!

Mi ripeto spesso:
“La serenità spesso alberga 
nelle piccole cose. 
Ma la serenità è diventata 
cosa rara, 
per cui grande è colui 
che l’ha trovata nonostante tutto”.

Anche se queste immagini 
riescono a trasportarmi 
in un mondo incantevole 
e straordinario, 
anche se restassi ore ed ore 
a fantasticare 
davanti a questi scorci 
di case bellissime, 
dovrò accontentarmi 
del mio Natale. 
Un Natale più sobrio, 
in una casa comune, 
ma pur sempre “la mia casa”. 
E per questo, ripeto sempre
“Grazie mio Dio!”