L'obesità e i disturbi dell'alimentazione
rappresentano le patologie croniche che più caratterizzano la 9 del mondo occidentale.
La patogenesi è multifattoriale: genetica e ambiente (famiglia, lavoro, società), stile di vita (abitudini alimentari scorrette, ridotto dispendio energetico), alterazioni metaboliche, patologie cardiovascolari, osteoarticolari, ma anche disturbi di personalità, umore e varie forme di ansia.
Nel nostro paese, i giovani affetti da anoressia nervosa sono lo 0,6 % delle donne e lo 0,03 % degli uomini, mentre sono affetti da bulimia nervosa l’1 % delle donne e lo 0,1 % degli uomini.
Il 10 % della popolazione adulta è, invece, affetta da obesità, dove un 10% presenta complicanze cardiovascolari, dismetabolici, osteoarticolari, respiratori e, purtroppo, un alto numero di decessi è riconducibile a questa patologia.
La ripercussione sulla spesa della sanità pubblica e sui costi sociali è davvero notevole, ma non lo è da meno, sulle condizioni e qualità di vita, soprattutto relazionale, delle persone che ne sono colpite.
Dati allarmanti, quindi, oltretutto in continua crescita, che non possono più essere ignorati.
Si è posta pertanto l’urgenza e la necessità di prevedere norme a tutela della salute e miglioramento delle condizioni di vita di tali soggetti; disposizioni che dovrebbero affrontare in maniera concreta il problema, ed arginare il dilagare di questa patologia.
Istituzione, dunque, di strutture multidisciplinari per la diagnosi, cura e assistenza; associazioni, centri e programmi di ricerca; linee guida relative la definizione degli accertamenti diagnostici, dei prodotti dietetici, integratori alimentari e farmaci; finalità e modalità di svolgimento delle campagne e dei programmi di informazione su danni e conseguenze derivanti dall’obesità e dai DA, nonché sulle condizioni di insorgenza della malattia, sui regolamenti di prevenzione, diagnosi e cura, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado; corsi di formazione e di aggiornamento per il personale medico e non medico; procedure di coordinamento a livello nazionale e regionale; riconoscimento dell’obesità grave come handicap; abbattimento delle barriere architettoniche.
Fernando Botero