www.rivieraoggi.it/tag/salute-benessere/

29 giugno 2025

Alla mia mamma

 Sarai sempre
nei nostri pensieri piu belli
e ogni cosa ci ricorderà di te.
L'amore che ci hai donato,
unico, immenso e profondo
non si esaurirà mai.
Dal cielo, veglia sempre su di noi.



27 giugno 2025

Ho trovato...


Ho camminato  tra i campi di grano appena falciati
ed ho sentito sulla pelle il dolore dei gambi recisi.
Ho catturato farfalle e le loro ali si sono spezzate fra le dita delle mie mani.
Ho imprigionato lucciole  in vasi di vetro e la loro luce si è  spenta davanti ai miei occhi delusi.
Ho cercato sorrisi dappertutto e ho sempre sperato di trovarli.
Ho attraversato la fantasia  ed ho soffiato col cuore sui tramonti imparando dal vento ed ho acceso nuove albe con la speranza.
Ho aspettato la primavera per lunghi inverni sbirciando dalla finestra
e le rondini tornavano sempre.
Ho cercato ed aspettato
ed ho trovato la poesia in ogni cosa
ed ho trovato un senso ad ogni giorno.

Paola Giovannelli


25 giugno 2025

"Mezza vita" di Khalil Gibran


Non amare i mezzi amanti.
Non intrattenere mezzi amici.
Non vivere mezza vita

e non morire di mezza morte.

Se scegli il silenzio, allora taci.
Quando parli, fallo finché non hai finito.
Non tacere per dire qualcosa.
E non parlare per tacere.

Se accetti, allora esprimilo schiettamente.
Non mascherarlo.
Se ti rifiuti, sia chiaro
perché un rifiuto ambiguo non è altro che una debole accettazione.

Non accettare mezza soluzione.
Non credere alle mezze verità.
Non sognare mezzo sogno.
Non fantasticare sulle mezze speranze.

Metà strada non ti porterà da nessuna parte.
Mezza idea non ti porterà alcun risultato.

Metà vita è una vita che non hai vissuto,
una parola che non hai detto.
Un sorriso che hai rimandato.
Un amore che non hai avuto.
Un'amicizia che non conoscevi.

La metà è un mero momento di incapacità,
ma tu sei capace per te, non sei un essere a metà.
Sei un tutto che esiste per vivere una vita non mezza vita.



21 giugno 2025

"Dicono che prima di entrare in mare" di Khalil Gibran


Dicono che prima di entrare in mare
il fiume trema di paura.
A guardare indietro
tutto il cammino che ha percorso,
i vertici, le montagne,
il lungo e tortuoso cammino
che ha aperto attraverso giungle e villaggi.
E vede di fronte a sé un oceano così grande
che ad entrare in lui può solo
sparire per sempre.
Ma non c’è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.
Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura
ed entrare nell’oceano.
Solo entrando nell’oceano
la paura diminuirà,
perché solo allora il fiume saprà
che non si tratta di scomparire nell’oceano
ma di diventare oceano.


20 giugno 2025

Quando...

Quando desideri
il bene degli altri,
le cose belle
ritornano a te.


18 giugno 2025

Tre valigie


 Tre valigie.
Le ho preparate con cura.
Nella piccola ho messo
del passato
la tristezza e le delusioni.
Nella più grande
i ricordi più belli
le gioie l'amore
e la gratitudine.
Nell'altra
ho messo
speranze sogni
il mio angelo
un violino
e un sorriso.
Porto oggi con me
le due valigie
ma lascio la piccola.

💕


14 giugno 2025

La vita dopo una certa età...


"La vita dopo una certa età cambia. Non si ha più voglia di drammi, di conflitti, di spiegazioni.
Si comincia una sorta di "selezione".
Si sceglie di circondarsi sempre di meno persone, spesso si comincia a scegliere il silenzio; a volte si sceglie persino l'assenza.
Ci si dedica di più solo a ciò che è in pace con sé stesso. Si comincia a vedere le cose per come sono, e sempre meno di come sembrano.
La parte migliore di te, cominci a preservarla solo a chi sa andare in profondità.
Tante cose impari a tacere, tante cose impari a lasciar andare.
Si fa una selezione tra "utile ed inutile".
Che alla fine dei conti, tutto ciò che è inutile, non ti serve. Ci si sbarazza di tante cose: parole, persone, oggetti.
Tieni stretto a te, tutto ciò che ti rende migliore. Per il resto, impari l'arte dell'indifferenza…"

Monica Guerritore


12 giugno 2025

Un giorno...

"Un giorno da qualche parte, in qualche posto inevitabilmente ti incontrerai con te stesso e questa, solo questa, può essere la più felice o la più amara delle tue giornate."

Pablo Neruda  
 

9 giugno 2025

Rimarrai da sola


"Rimarrai da sola
con le tue piante,
i tuoi gatti e i tuoi libri
mi disse l’ultimo giorno 
che lo vidi.
Ma sono passati due mesi,
qui i giorni scorrono tranquilli
e un gatto dorme al sole,
mentre io con le mani 
nella terra
penso al poema che scriverò
per raccontargli
che in questa casa
stiamo molto bene,
molto felici,
i gatti, le piante,
i libri ed io."

Jorgelina Soulet


8 giugno 2025

Pentecoste - La discesa dello Spirito Santo

"Quando giunse il giorno della Pentecoste, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti.  Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi."

Atti degli Apostoli 2:1-4


6 giugno 2025

Something nice

Echeveria Multicaulis 
(Copper rose) 
is a succulent plant 
with leaves that look like 
small roses. 
When it blooms 
it is really beautiful. 
It requires little care.



5 giugno 2025

Non c’è nulla di sorprendente

"Non c’è nulla di sorprendente. È tutto perfettamente coerente con il mondo che abbiamo costruito. Queste tragedie sono la conseguenza diretta di ciò che siamo diventati. Abbiamo trasformato i bambini in piccoli adulti senza mezzi per esserlo. Li lasciamo soli con smartphone e social, e ci stupiamo se scambiano l’amore per possesso, la gelosia per sentimento, la violenza per un atto d’amore estremo. Da Milano a Napoli, da famiglie benestanti a contesti più fragili, il comune denominatore è l’assenza di un’educazione emotiva e relazionale. Crescono ragazzi incapaci di tollerare la frustrazione, impreparati alla fatica del vivere insieme, alla complessità dei sentimenti."

"Lo smartphone è diventato un surrogato affettivo. I ragazzi crescono davanti a uno schermo, iperstimolati, disabituati al silenzio, al confronto reale, alla noia. Non parlano più. Comunicano a suon di emoji, di like, di stories. Ma non ascoltano, non comprendono, non sentono. La cultura del mi piace ha sostituito quella del mi importa. I ragazzi oggi cercano conferme, non relazioni. E quando qualcosa finisce, spesso non sanno gestire la perdita. 
Quando muore una ragazza, tutti si indignano. Si fanno fiaccolate, minuti di silenzio, post su Facebook. Ma poi? Niente. La politica resta a guardare. I programmi scolastici non cambiano, i fondi per l’educazione alle emozioni non arrivano, le famiglie non vengono sostenute."

"Non è solo una questione di leggi più severe, ma di cultura. Non basta punire chi uccide. Bisogna prevenire chi pensa che l’amore giustifichi il possesso. E questo lo si fa a scuola, in famiglia, nei media. Serve una rivoluzione culturale. Siamo diventati una società che si commuove ma non cambia. Abbiamo una memoria emotiva breve. Ci indigniamo per tre giorni, poi passiamo al prossimo caso. Il dolore collettivo si consuma velocemente, senza lasciare tracce concrete."

"Finché continueremo a stupirci, vorrà dire
che non abbiamo capito. Dobbiamo smettere di sorprenderci e cominciare ad agire. II tempo della retorica è finito. È ora di educare. E per educare bisogna prendersi responsabilità, rischiare impopolarità, scegliere la fatica invece della comodità."

Paolo Crepet

(da Facebook - TELEONE - Sicilia)